Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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La storia dell'arte

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Pinelli, Antonio 50 occorrenze

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Gesù, che ha per protagonista Ottaviano Augusto. Essa narra che quel dominatore di popoli, fiero del suo immenso potere e della pace che aveva saputo

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Gusto per la divagazione fiabesca, ma anche per l’osservazione analitica della realtà naturale, ostentazione di eleganza e di fasto profano, ma anche

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la prima opera frutto della collaborazione tra Masolino e Masaccio. Su questo, tutti gli studiosi sono concordi, anche se c’è tra di essi qualche

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Cristianesimo. Sulla sinistra, il pittore ha inserito due personaggi con turbante che hanno tutta l’aria di essere membri della famiglia Brancacci, o

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Il confronto è tanto più illuminante perché ci mostra due dipinti che hanno un medesimo soggetto: la Madonna della Misericordia. Si tratta di un

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giardino con alberi da frutta e popolato d’uccelli (fig. 103), dipinto sulle pareti della villa della moglie di Augusto, Livia, a Prima Porta: pitture

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L'exploit prospettico compiuto da Pietro Lorenzetti nella sua Natività della Vergine (fig. 110) è senz’altro più perspicuo, sul piano della chiarezza

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ed elaborate. In questo caso, tuttavia, può essere legittimo parlare di evoluzione della pratica prospettica. Dopo l’abbandono dell’illusionismo greco

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L’affresco che Melozzo da Forlì eseguì nel 1476-77 su una parete della Sala di lettura della Biblioteca Vaticana (ma che adesso è visibile nella

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caratterizzazione di ciascun ritratto, la solennità delle pose, la calibrata armonia della composizione e la forza illusiva di quel portico marmoreo e

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La tecnica proiettiva dello scorcio è connaturata allo sviluppo della prospettiva rinascimentale, ma fu investigata, teorizzata e messa in pratica

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Un’altra opera menzionata in tutti i manuali come caso esemplare di rappresentazione illusionistica è il coro bramantesco della chiesa di Santa Maria

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Fig. 122. Antonio Allegri detto il Correggio, Assunzione della Vergine, 1526-30, Parma, Duomo, cupola. più audaci e stupefacenti. Tra le realizzazioni

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Nel Seicento, Roma fu il principale laboratorio e centro d’irradiazione in tutta Europa della grande decorazione barocca, caratterizzata dai più

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L’ordine dei Gesuiti era nato verso la metà del Cinquecento e si era subito affermato come uno dei principali strumenti (e prodotti) della

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del corpo umano redatto dal medesimo autore tre anni dopo, il programmatico sforzo da parte di un esponente di punta della cultura figurati va d

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La storia della prospettiva è parte integrante anche della storia della «veduta», un genere artistico praticato da pittori e incisori, la cui

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In questo specifico scomparto vediamo l’interno della bottega del mercante, con la donna che mostra all’uomo l’ostia che intende vendergli, atto

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Tornando a Paolo Uccello, ci rendiamo però conto che questo sbocco ludico, e in definitiva surreale, della prospettiva si era già affacciato fin dai

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A partire dal Cinquecento, la pratica della scenografia teatrale fu, accanto a quelle dello «sfondato» illusionistico e del vedutismo, il campo di

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caratterizzata da uno straordinario virtuosismo, con mutazioni a vista che offrivano allo spettatore mirabolanti illusioni sceniche, all’insegna della

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Un aspetto interessante della scenografia teatrale, e più in generale degli apparati effimeri allestiti in occasioni di feste e ricorrenze dinastiche

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nostri maestri scenografi e costumisti, attivi tanto nel teatro quanto nel cinema e nella Tv, ai direttori della fotografia e ai tecnici della luce, o ai

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. Fig. 160. Firenze, il loggiato degli Uffizi verso il Palazzo della Signoria. Fig. 161. Firenze, Galleria degli uffizi, prospettiva verso l'Arno. Fig

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Uno dei maggiori protagonisti della prospettiva quattrocentesca fu Piero della Francesca. Nato intorno al 1415-20 a Borgo Sansepolcro, cittadina

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iconografico. Fig. 164. Piero della Francesca, Studio di teste, dal trattato De prospectiva pingendi, 1475 ca. Fig. 165. Piero della Francesca

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Dal punto di vista compositivo, come abbiamo detto, il quadro è costruito secondo il modulo della sezione aurea: la parte sinistra, che termina con

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Negli anni in cui Piero dipinse la tavoletta di Urbino il problema della riconquista della Terra Santa era effettivamente molto sentito in Italia e

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come si risolse nel nulla anche il tentativo, compiuto nel 1489, di ingaggiare Pietro Perugino, che era allora al vertice della fama. Infine l’Opera

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decorazione, portando a compimento due vele di una sola campata della volta, quella vicina all’altare, ma avviando anche l’ornato delle fasce e dei

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Ci sono poi un buon numero di esagoni che inquadrano teste di qualità assai più elevata e che appartengono al più tipico repertorio figurativo della

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dipinge un ritratto del pontefice Eugenio IV (purtroppo andato perduto), possa essere passato da Orvieto e abbia lasciato prova della propria notoria

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Il problema delle differenze tra arti figurative e arti della scrittura cominciò ad affacciarsi timidamente nelle riflessioni teoriche sei e

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due maggiori protagonisti, rispettivamente, della pittura e della scultura neoclassiche Jacques-Louis David e Antonio Canova mostrano di aver

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, Domenico Ghirlandaio, Luca Signorelli e Bartolomeo della Gatta, fu chiamata da Sisto IV a decorare le pareti della Cappella Sistina nel Palazzo

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citare due scene del ciclo sistino che si fronteggiano sulle due pareti laterali della Cappella: quella con il Testamento e morte di Mosè, dipinta da Luca

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Ma vediamo come Luca Signorelli e Bartolomeo della Gatta hanno organizzato il racconto per immagini della scena mosaica (tav. 9a). In un paesaggio

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Nel corso del XVII e del XVIII secolo s’infittisce la discussione teorica sul tema delle «arti sorelle», ovvero sui rapporti tra arti della parola e

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Sullo sfondo della polemica tra Whistler e Ruskin si agitava, in realtà, uno spettro che sconvolse il mondo artistico dell’Ottocento: lo spettro

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Quale miglior dimostrazione della orgogliosa irriducibilità del lavoro artistico ai tempi misurabili (e alle modeste pretese economiche) del lavoro

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Ecco quanto il maestro disse all’allievo in quell’occasione, o quanto meno, ecco come Delécluze ricostruisce questo episodio della sua giovinezza

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accordi cromatici in grado di avvicinare gli effetti della pittura a quelli «astratti», ma suggestivi, della musica. Quest’assunto è esplicitato

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per realizzare una determinata opera. Significativo, a questo proposito, è il sincero elogio che Biondo Flavio, uno dei maggiori umanisti della Roma

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La conoscenza della prospettiva con il necessario corredo di cognizioni geometriche e matematiche che essa comporta garantiva l’immissione di

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Secondo una leggenda tramandata da Plinio nella sua Naturalis Historia, i Greci attribuivano l’invenzione della pittura ad una donna innamorata, la

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Nel Cinquecento, come abbiamo visto, si affermò l’immagine allegorica della Malinconia, di cui Dürer ha tracciato il tipo iconografico più

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La storia della figura allegorica della Malinconia, con le sue curiose vicissitudini e metamorfosi, così come quella delineata dalla «ripetizione

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Poussin, aggiungeremmo noi, ha agito come uno scrittore o un oratore che punta sull’efficacia espressiva della sintesi, utilizzando la ben nota

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anche ed oserei dire soprattutto una sorta di orgogliosa autorappresentazione delle capacità tecnologiche e della ricchezza economica di una civiltà

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certe cittadine della provincia francese, come Chartres, Amiens o Troyes, ma anche in tante località tedesche, inglesi o belghe, la mole enorme della

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